Relazionarsi correttamente con un malato di Alzheimer

Relazionarsi correttamente con un malato di Alzheimer

Potrebbe capitare da un giorno all’altro. Potrebbe verificarsi la difficile eventualità di percepire che nostra madre, nostro padre, nostra nonna o qualsiasi altro nostro affetto dia chiari segni di demenza o di decadimento cognitivo. Sentirsi inermi nell’affrontare questa difficoltà, vedere il parente amato sfiorire e perdere capacità è un duro colpo e genera dolore e … Leggi tutto

Contrastare la demenza con la stimolazione cognitiva

La percentuale di popolazione anziana rispetto alla totalità è in crescita, grazie al miglioramento nello stile di vita e all’accesso semplificato alle cure mediche. Diventa quindi più incidente e centrale il problema delle malattie neurodegenerative legate all’età; e strategico il contrasto ai sintomi di queste. Acquistano di importanza, nelle richieste da parte dei parenti e … Leggi tutto

Attività fisiche e ricreative per il malato di Alzheimer

Strutturare e occupare la giornata per una persona affetta da demenza senile o Alzheimer è fondamentale, al di fuori di quale sia lo stadio di degenerazione della malattia, e di dipendenza dall’aiuto dei caregiver e degli specialisti, ed è importante per contrastare l’avanzamento della malattia. Purtroppo, proprio per via della degenerazione, le attività accessibili al malato cambiano e diventano per forza di cosa più basiche attraverso il tempo.

Tuttavia ci sono diverse attività indicate e che possono stimolare il paziente, e che a sua volta può fare di buon proposito e trovare piacevoli, in quanto anche la disposizione del malato è fondamentale nell’efficacia terapeutica.

A cominciare dal coinvolgimento nelle attività quotidiane domestiche, anche nel caso in cui l’aiuto del paziente non sia davvero necessario, a patto che queste attività non lo espongano a rischi per l’incolumità sua e delle persone circostanti, ovviamente. Sarà importante concentrare i suoi sforzi su attività che trovi gradevoli, e mettere in luce il fattore di divertimento anziché i risultati. Sarà molto importante trovare attività di ripiego che catturino la sua attenzione quando quelle precedenti comincino a risultare troppo complicate per lui/lei. O comunque agire sull’isolare solo alcuni compiti di quell’attività e trovare metodi semplificati. Non deve mai mancare, finché questa sarà possibile senza strascichi collaterali, l’attività all’aria aperta e il movimento. Le attività non dovranno mai protrarsi troppo a lungo, 15-20 minuti sono considerati adatti come intervallo di tempo, per la soglia d’attenzione tipica del malato. Non bisognerà forzare le attività e interromperle quando si scorgeranno segni di stanchezza, disinteresse o frustrazione. Attività ricreative come l’ascolto di musica e perché no il ballo, le passeggiate e il giardinaggio sono ottime. Ma anche attività di gruppo come i giochi da tavolo, o altri stimoli cognitivi come la lettura, o guardare gli album con le vecchie foto, saranno efficaci e appaganti. O ancora la cura personale oppure, semplicemente, guardare la tv.

Cosa accade nel cervello di un malato di Alzheimer

Attualmente incurabile, l’Alzheimer oggi è trattato con terapie farmacologiche e cognitive che possono rallentarne gli effetti di decadimento neurologico, la cui efficacia può variare di molto a seconda del soggetto e della situazione. La difficoltà nel trovare una vera e propria cura è data anche dalla difficoltà nell’individuare la causa stessa della malattia. Sono dimostrati … Leggi tutto

Alzheimer e Demenza senile, le differenze

Frequentemente usati come sinonimi, il morbo di Alzheimer e la demenza senile non sono la stessa cosa. Seppure il morbo di Alzheimer sia una forma di demenza senile, e la più comune di queste, i due termini non coincidono sempre e comunque, e vale la pena distinguere ed essere sensibili alle differenze, poiché un’adeguata consapevolezza … Leggi tutto

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Selargius (CA)